Storia del rifugio Luna Nascente

Il Rifugio Luna Nascente nasce alla fine degli anni ‘80 per volontà dei nostri genitori, Siro Fiorelli e Giuliana Tarca.

Desideroso di seguire le orme dei suoi avi, guide alpine e gestori dei rifugi della vallata, Siro acquistò una baitella da una coppia di anziani contadini melat. In questo modo si compiva il sogno di nostro padre: costruire il “suo rifugio” o meglio il suo e quello della sua Giuliana.

Per me e mia sorella, allora bambine, furono anni meravigliosi e la di Val di Mello diventò la nostra seconda casa; qui trascorremmo molto tempo, in tutte le stagioni, poiché i nostri genitori erano alle prese con la ristrutturazione della baita.

A lavori ultimati il piccolo rifugio era costituito da una baitella con un pergolato esterno dove mangiare nella bella stagione.

Col passare degli anni il rifugio si è allargato mettendo a disposizione degli ospiti una saletta interna e uno spazio per dormire, il tutto articolato in diversi moduli abitativi dislocati nella contrada di Cascina Piana.

Gli anni ’90 sono stati anni di crescita dell’attività e di soddisfazioni per i nostri genitori che hanno gestito insieme con semplicità e passione il piccolo rifugio fino all’estate del 2011, quando una malattia incurabile si è portate via nostra madre.

Lei è sempre stata la regina della cucina: preparava con cura i piatti e si dedicava all’orto ed al giardino; nostro padre, spirito allegro ed esperto conoscitore della valle, trascorreva le sue giornate al rifugio intrattenendo la clientela con racconti di montagna e battute spiritose o scolpendo sculture di granito, quando non era impegnato con gli approvvigionamenti al rifugio.

Nel 2014, in seguito al costituirsi della Riserva Naturale della Val di Mello, il rifugio si è totalmente rinnovato. E’ stata realizzata un’unica struttura, nuova e moderna, in cui sono stati riuniti gli spazi della zona giorno e della zona notte. Il rifugio ora è dotato di un bar, un’ampia sala da pranzo, di camere con bagni interni e di un esteso giardino.

Così, quasi senza accorgercene, il testimone è passato a noi e alle nostre famiglie.

Veniteci a trovarci, vi aspettiamo!